Psicoterapia psicodinamica: cos’è e come funziona

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Presso il nostro centro di psicoterapia a Roma Prati, sono presenti psicologi e terapeuti che sposano orientamenti diversi, professionisti formati e iscritti all’Albo degli psicologi del Lazio, in grado di accogliere i pazienti e di seguirli attraverso modalità di intervento differenti a seconda del disturbo o del disagio psicologico da trattare.

Alcuni dei terapeuti applicano metodi e tecniche propri della terapia psicodinamica.

La terapia psicodinamica è un tipo di approccio terapeutico che deriva dalla psicanalisi classica e che si concentra sull’esplorazione dell’interiorità dell’individuo, indagando in particolare quel che avviene tra conscio e inconscio.

Il nocciolo fondamentale delle teorie psicanalitiche da cui questo approccio prende le mosse, infatti, è l’idea che la nostra psiche abbia una struttura dinamica, composta da tre elementi che Sigmund Freud chiama istanze psichiche:

  • L’Es (in tedesco Id) è la componente istintuale, che convoglia gli impulsi profondi e irrazionali, i contenuti inconsci. Esso rappresenta il serbatoio dell’energia vitale, l’espressione psichica dei bisogni pulsionali che vengono dal corpo e che ci spingono alla ricerca del piacere
  • L’Io (in tedesco Das Ich), chiamato anche Ego, è la parte più superficiale della psiche, governata dal principio di realtà. Bisogna intenderla come coscienza mediatrice cioè quella parte a cui spetta il compito di mediare tra gli impulsi irrazionali e i doveri morali, quasi schiacciata tra l’incudine rappresentato dall’Es e il martello rappresentato dal Super-Io. L’Io è costretto a barcamenarsi tra queste due opposte istanze, cercando un punto di equilibrio
  • Il Super-Io, infine, rappresenta il sistema di valori acquisiti dall’individuo che regola il comportamento. In esso confluiscono tutti i divieti e le norme, le imposizioni e i “no”. Potremmo descriverlo come un censore interno che giudica i nostri desideri e gli atti che ne conseguono, percepito dalla psiche come impedimento al soddisfacimento dei suoi impulsi

Queste tre istanze psichiche sono in relazione tra loro. Una relazione che, di solito, si risolve in conflitto, dal quale si genera angoscia.

Nel tempo, la teoria freudiana non si è cristallizzata ma è andata incontro a molte evoluzioni grazie all’apporto di diversi studiosi, tra i quali possiamo citare Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia analitica, ma anche Jacques Lacan, psicanalista, psichiatra e filosofo francese che elabora le proprie riflessioni a partire dal concetto di desiderio e soprattutto di desiderio inconscio:

“Questo desiderio non coincide affatto con quello che si vuole o si crede di volere. Molte volte le analisi iniziano proprio quando il soggetto si rende conto che c’è una scissione tra il suo volere cosciente e il suo desiderio inconscio”.

Attualmente in Italia, uno dei più importanti rappresentanti e interpreti della psicoanalisi di stampo lacaniano è il professor Massimo Recalcati.

“Sta qui l’esperienza dell’azione umana […] riconoscere la natura del desiderio che è al centro di tale esperienza, che una revisione etica è possibile, che un giudizio etico è possibile, il quale ripresenta la questione nel suo valore di Giudizio Universale – Avete agito conformemente al desiderio che vi abita?”

Fatte queste premesse, occorre sottolineare che la psicoterapia a orientamento psicodinamico si concentra sull’inconscio e il rimosso. Per questo vengono utilizzate tecniche come la libera associazione e ci si avvale spesso dei sogni come materiale di analisi. I sogni, infatti, rappresenta un serbatoio di ricordi significativi e la loro interpretazione può aprire nuove strade alla terapia.

L’approccio psicodinamico utilizzato da alcuni dei terapeuti del nostro centro di Roma Prati si propone di offrire al paziente uno spazio in cui esplorare liberamente la propria interiorità, intesa come emozioni, vissuti e affetti, sempre attraverso il supporto di un esperto terapeuta. 

Non a caso, in questo frangente si parla di psicologia del profondo. L’obiettivo di questo tipo di terapia non è soltanto quello di alleviare la sofferenza, portando alla gestione e risoluzione dei sintomi lamentati dal paziente (ansia, attacchi di panico, somatizzazioni etc.) ma anche di promuovere una maggiore consapevolezza, attraverso lo scavo nell’interiorità.

Non si rimane sulla superficie, ma ci si tuffa nelle acque turbolente, andando a scandagliare gli abissi, quel che si nasconde nella parte più profonda di noi stessi.

Differenze tra psicoterapia psicodinamica e psicoanalisi

Psicoterapia psicodinamica e psicoanalisi non sono la stessa cosa. 

Come abbiamo detto all’inizio, la psicoterapia di orientamento psicodinamico si fonda su teorie proprie della psicoanalisi, ma si differenzia da essa, integrando al proprio interno concetti e aspetti che le derivano da altri modelli psicologici.

Tra le teorie cui si fa riferimento c’è anche quella dell’attaccamento, elaborata da John Bowlby e poi ampliata da altri studiosi come Mary Ainsworth.

Mentre la psicoanalisi si concentra in modo preponderante sull’inconscio, i sogni etc., nella terapia psicodinamica si dà molto spazio agli aspetti relazionali

Altra differenza fondamentale tra terapia psicodinamica e psicoanalisi è la durata del trattamento.

Solitamente, un percorso di analisi classico si protrae nel tempo e può richiedere molti anni prima di arrivare al suo compimento. La terapia psicodinamica, invece, pur scavando nelle profondità dell’individuo, si sviluppa per un tempo più breve. Naturalmente, queste sono indicazioni di massima. Come abbiamo detto, è impossibile stabilire a priori quante sedute ci vorranno perché il percorso possa dirsi concluso. 

Ci sono troppe variabili da tenere in conto, legate anche alla complessità del caso che ci si trova di fronte, alla gravità del problema da affrontare, agli obiettivi da raggiungere etc.

Psicoanalisi e psicoterapia psicodinamica si differenziano anche per la frequenza degli incontri. Solitamente, gli incontri con il proprio analista sono 3 o anche 4 a settimana. La terapia psicodinamica, invece, prevede sedute anche distanziate nel tempo, con una cadenza spesso settimanale o anche più dilatata, con un incontro ogni 2 settimane, per esempio.

Terapia psicodinamica a Roma Prati: come si svolge?

Fatte le dovute premesse teoriche, probabilmente ci si domanderà come si svolge la terapia psicodinamica nell’atto pratico. In poche parole, cosa ci si deve aspettare quando si comincia un percorso con un terapeuta a orientamento psicodinamico presso il nostro centro di psicoterapia a Roma Prati?

Come già accennato, le sedute hanno una cadenza settimanale, ma la frequenza degli appuntamenti viene stabilita di comune accordo tra paziente e terapeuta in sede di primo colloquio, dopo aver inquadrato la problematica. Insieme al professionista, si stabilisce un giorno e un orario adatto per incontrarsi, che può essere sempre lo stesso oppure può variare in base alle esigenze. 

La regolarità, però, è sempre un aspetto fondamentale della terapia.

Terapia psicodinamica Roma Prati: quanto dura?

Le singole sedute hanno una durata media di 50 minuti, mentre la lunghezza del percorso è variabile e viene determinata da fattori diversi, non prevedibili. Il percorso di psicoterapia non è lineare. Per usare una metafora, non possiamo concepirlo come un viaggio vacanza, in cui ogni tappa è fissata in anticipo e non bisogna far altro che seguire l’itinerario che ci consiglia il nostro tour operator. Assomiglia piuttosto a un viaggio avventuroso in cui conosciamo il punto d’inizio e l’obiettivo da raggiungere, ma non quello che c’è nel mezzo: imprevisti, deviazioni, panorami mozzafiato, momenti di sconforto e difficoltà. 

In una psicoterapia c’è tutto questo.

Dobbiamo sempre ricordare che esistono anche psicoterapie psicodinamiche brevi, che lavorano su obiettivi più circoscritti e di conseguenza si concludono in modo più rapido.

Il terapeuta che segue un orientamento psicodinamico utilizza tecniche che attingono alle teorie psicoanalitiche ma i suoi strumenti fondamentali sono due:

  • Il colloquio clinico
  • La relazione terapeutica

La psicoterapia è una cura delle parole. Durante la seduta, il terapeuta offre al paziente uno spazio all’interno del quale sentirsi al sicuro, dove poter dare libero sfogo alla propria interiorità, parlando apertamente dei propri pensieri, delle emozioni, dei vissuti, dei dubbi e delle paure. 

Il terapeuta si pone in ascolto, con un atteggiamento di comprensione e accoglienza, privo di pregiudizi. L’apertura e la disponibilità sono gli elementi fondamentali per costruire una relazione terapeutica efficace, fondata sulla fiducia e il rispetto reciproco tra paziente e terapeuta.

Il colloquio consente di far emergere in superficie aspetti nascosti di sé, parti taciute o rimosse, emozioni soffocate troppo a lungo che, però, non vengono cancellate ma agiscono sotto la soglia della consapevolezza e muovono i nostri comportamenti. Spesso si tratta di zone d’ombra, nodi conflittuali dai quali derivano i disagi che sperimentiamo nella vita quotidiana. Portarli alla luce può provocare emozioni molto forti ma serve a liberare le energie dell’individuo.

Talvolta, nel corso di una terapia di stampo psicodinamico, il paziente potrebbe cercare in modo del tutto inconscio e inconsapevole di proteggere sé stesso da emozioni troppo intense o dolorose, suscitate dalla rievocazione del proprio passato. 

Ecco, allora, che comincia a presentarsi in ritardo agli appuntamenti, per questo o quell’altro motivo. Oppure dimentica di aver fissato una seduta. O ancora, sbaglia l’orario. O, magari, trascorre gran parte del tempo a disposizione in silenzio, senza contribuire in nessun modo al dialogo. Oppure, invece di concentrarsi su un tema emerso nelle sessioni precedenti, parla di tutt’altro, sviando il discorso su argomenti che non c’entrano nulla.

Tutti questi comportamenti rappresentano un tentativo inconscio di sabotare la psicoterapia, portandola su un binario morto. Non sono volontari, ovviamente. Derivano da una spinta interiore, di cui il paziente non è consapevole e il terapeuta li interpreta come resistenze.

In poche parole, sono dei sistemi di difesa che si attivano in modo automatico quando di fronte a noi si apre la possibilità terrorizzante del cambiamento. Ciò che è abitudine ci rassicura, mentre andare verso qualcosa di nuovo fa sempre paura, anche se non ce ne rendiamo pienamente conto.

Nel corso della psicoterapia psicodinamica, il terapeuta è chiamato anche a indagare queste resistenze, a comprenderne il significato.

Passo dopo passo, in questo modo si arriva all’obiettivo ultimo della psicoterapia: portare alla luce l’unicità dell’individuo, liberandolo o meglio, aiutandolo a liberarsi. Come abbiamo già accennato, infatti, il terapeuta affianca il paziente, senza sostituirsi a esso. Lo accompagna in un cammino di scoperta di sé, lo aiuta nel cercare soluzioni e strumenti nuovi per costruire il proprio benessere psicologico ed emotivo

Non sta davanti a lui o al suo posto, ma al suo fianco.

Terapia psicodinamica online

Nell’ultimo periodo, anche a causa dell’esplodere dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, tutti noi abbiamo riscoperto le potenzialità della tecnologia per restare vicini e riuscire a mantenere un contatto umano con le persone significative della nostra vita. Strumenti di messaggistica istantanea, video-chat, chiamate su Skype e Zoom. Tutti noi abbiamo preso confidenza con questi applicativi che si sono rivelati di grande utilità.

Questi strumenti vengono ormai utilizzati da molti anni anche dai terapeuti, che effettuano sedute di psicoterapia a distanza. I motivi per cui scegliere questa modalità di intervento sono molti.

Magari, il paziente viaggia molto per lavoro e non avrebbe la possibilità di seguire con costanza un percorso di terapia, incontrando settimanalmente il terapeuta nel suo studio.

Oppure, un paziente che ha già cominciato un percorso è costretto a trasferirsi in un altro quartiere, in un’altra città o addirittura all’estero. Questo spostamento gli impedisce di fissare delle sedute dal vivo, il che potrebbe portare alla brusca interruzione di un percorso virtuoso.

C’è poi il caso di persone che soffrono di particolari malattie o condizioni che impediscono loro di lasciare la propria casa.

Tutte queste situazioni particolari rappresentano il banco di prova della psicoterapia a distanza o psicoterapia online che può essere attuata attraverso modalità diverse, per esempio attraverso dei colloqui via Skype.

Presso lo studio di psicologia e psicoterapia a Roma Prati Il Filo di Arianna vari terapeuti a orientamento psicodinamico utilizzano la psicoterapia online per incontrare i propri paziente in una stanza virtuale e portare avanti un intervento di cura. Non c’è alcuna controindicazione. Anzi, bisognerebbe superare alcuni pregiudizi secondo i quali la terapia online sarebbe meno efficace di quella in studio.

È diversa, ma non meno utile.

La psicoterapia psicodinamica online consente di trattare i disturbi che vengono affrontati anche nella stanza di terapia con le modalità classiche cioè:

etc.

Psicoterapia psicodinamica Roma Prati

Presso il nostro studio di psicologia e psicoterapia a Roma Prati, sono presenti numerosi professionisti qualificati, psicologi e psicoterapeuti esperti che seguono orientamenti differenti.

Contattaci al 327 297 1456. Un terapeuta del centro prenderà in carico la tua richiesta. A seguito di un colloquio telefonico preliminare, in cui riceverai tutte le informazioni necessarie, potrai fissare un appuntamento per valutare di intraprendere un percorso di psicoterapia a Roma Prati in linea con le tue esigenze.

Il nostro centro si trova in Circonvallazione Trionfale 145, 00195 Roma, zona Prati ed è raggiungibile anche tramite i mezzi pubblici. Le fermate della metropolitana più vicine sono quelle della linea A, Lepanto e Cipro.

Per visionare la mappa e le indicazioni stradali per raggiungere lo studio di Roma Prati, clicca su questo link

Nel caso in cui ce ne fosse bisogno, si potrà valutare anche di seguire una psicoterapia a distanza, avvalendosi di colloqui online attraverso videochat Zoom